La bellezza scolpita di Donna Franca

Posted on Mag 22, 2017

P. Canonica, Donna Franca, 1904-1907

P. Canonica, Donna Franca, 1904-1907

Il restauro, finanziato dalla Fondazione Paola Droghetti Onlus, è appena terminato. La scultura è stata realizzata tra il 1904 e il 1907 da Pietro Canonica e costituisce uno dei più noti capolavori custoditi nel museo dell’artista a Villa Borghese (Roma). Grazie alla sua abilità di ritrattista egli è riuscito a trasferire nel marmo il carattere forte e orgoglioso di Donna Franca, immortalandola in una posa di altera e aristocratica eleganza.

Donna Franca era lamoglie di Ignazio Florio, discendente di una delle famiglie più illustri e influenti d’Italia, una casata che ha indissolubilmente legato il proprio nome alla città di Palermo e a quanto di meglio il capoluogo siciliano ha conosciuto in imprenditoria, filantropia, iniziative culturali e sociali.

Donna Florio, alias Franca Paola Jacona di San Giuliano, anche lei nobile e bellissima, assidua frequentatrice dei più importanti salotti dell’aristocrazia europea e delle corti reali, era adulata e amata da numerosi artisti come D’Annunzio e Boldini.

La scultura in marmo che la raffigura, tornata al suo antico splendore, verrà esposta al Complesso del Vittoriano dove dal 29 maggio al 16 luglio prossimi andrà in scena una grande mostra dedicata proprio a Giovanni Boldini; tra i tanti lavori esposti ci sarà la possibilità di ammirare, vicino all’opera del Canonica, anche il famoso ritratto a figura intera che il pittore ferrarese dedicò a Donna Franca nel 1914.

G. Boldini, Ritratto di Donna Franca, 1914

G. Boldini, Ritratto di Donna Franca, 1914

Le attività svolte dai Florio, che raggiunsero l’apogeo economico con Ignazio senior, padre di Ignazio junior (marito di Donna Franca) furono davvero numerose: da grandi armatori, a proprietari di tonnare e produttori del celebre vino Marsala, da deputati a fondatori della celeberrima corsa automobilistica Targa Florio. Non tutti sanno però che i Florio aprirono a Palermo anche una grande fonderia – l’Oretea – rimasta a lungo il più importante polo metalmeccanico della Sicilia. Dal reparto artistico dello stabilimento sono usciti quei manufatti in fusione di ghisa (soprattutto lampioni) che hanno arredato e abbellito tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo non solo le piazze di Palermo ma anche quelle di tante altre città del Mezzogiorno.

Franca Florio appena diciottenne

Franca Florio appena diciottenne

Palermo, piazza Villena, candelabro artistico per illuminazione pubblica fuso dalla Fonderia Oretea di proprietà dei Florio, 1900 ca.

Palermo, piazza Villena, candelabro artistico per illuminazione pubblica fuso dalla Fonderia Oretea di proprietà dei Florio, 1900 ca.

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