Le panchine: tra sosta, arredo urbano e un pò di poesia…

Posted on Mag 31, 2013

Le panchine sono parte dell’arredo urbano da sempre, ma sono infondo molto di più perchè rappresentano un momento di sosta e relax. Dalle panchine possiamo osservare il mondo, infondo guardare senza essere guardati; posseggono un qualcosa di poetico e romantico e hanno il potere di fermare un pò il tempo ;).

La letteratura e il mondo del cinema sono pieni di panchine… Tra le più famose: la panchina di Forrest Gump, la panchina con vista sul Queensboro Bridge nella locandina di Manhattan dove sedevano Woody Allen e Diane Keaton  (foto sotto), quella in Notting Hill con Julia Roberts e Hugh Grant… E ce ne sono ancora moltissime!

Manhattan

La panchina con Woody Allen e Diane Keaton in “Manhattan”

 

Nel nostro Museo abbiamo una area dedicata alle panchine, infatti la ghisa è sicuramente il materiale ideale per realizzarle. Nel passato si realizzavano panchine decorate che erano vere e proprie opere d’arte, con decori floreali davvero unici; sicuramente vi sarà capitato do vederle in qualche cartolina o foto d’epoca… Eccovi qualche foto. Che ne dite?

Foto di Valeria Moschet Foto di Valeria Moschet

Fateci sapere se vi vengono in mente altre scene famose di film o trovate qualche immagine d’epoca a tema panchine, avremmo piacere di pubblicare le vostre foto sulla nostra pagina Facebook 😉

Vi lasciamo con un estratto, che ci piace moltissimo e racchiude un pò la “magia” delle panchine di cui abbiamo parlato.  Il libro si intitola proprio “Panchine” e l’autore è Beppe Sebaste:

“La panchina è un luogo
di sosta, un’utopia realizzata.
E’ vacanza a portata di mano.
Sulle panchine si contempla
lo spettacolo del mondo,
si guarda senza essere visti
e ci si dà il tempo di perdere il tempo.
Come leggere un romanzo.”

Rispondi a Anonimo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.