Quei lampioni de La Domenica del Corriere

Posted on Nov 18, 2024

Sulle pagine de “La Domenica del Corriere” del 10 maggio 1903 viene dato ampio risalto a un evento ritenuto dalla stampa dell’epoca più unico che raro, ovvero la visita a Roma, nella stessa settimana, di ben due ospiti coronati: Re Edoardo VII d’Inghilterra e Imperatore delle Indie, e Guglielmo II Imperatore di Germania. Testi e immagini fotografiche ricostruiscono la cronaca di quelle giornate, alle quali sono dedicate anche i disegni di Achille Beltrame, a tutta pagina e a colori, della prima e quarta di copertina.

Su quest’ultima è raffigurato Guglielmo II affacciato al balcone di rappresentanza del Palazzo del Quirinale; guardando un po’ più in basso, ai lati del monumentale ingresso, sono perfettamente riconoscibili la colonna e la cima, a più luci, di due “sentinelle” che emergono al di sopra della folla festante. Sono due esemplari di un modello di lampione, a forma di candelabro, che iniziò a diffondersi alla fine dell’800 per illuminare, dapprima con il gas, poi con l’energia elettrica le principali piazze e strade della capitale.

I due lampioni ottocenteschi a forma di candelabro

Tra le tipologie in assoluto più eleganti, era prodotto dalla locale Fonderia Alfredo Spadaccino e funzionava a quattro luci, di cui tre sostenute da mensole e una dal palo, che, proprio sulla cima, si trasformava in una sorta di pianta, con tanto di foglie e fiori, estesi anche ai bracci. La base, a forma di parallelepipedo, presentava al centro di ogni lato lo stemma comunale di Roma con la sigla SPQR. Il candelabro illuminava zone prestigiose del centro storico, tra cui Piazza Navona, Piazza del Popolo, l’area del Pincio, la facciata di Palazzo Madama e dunque anche lo spazio prospiciente il Quirinale, dove in quell’ormai lontano maggio di inizio ‘900 erano accorsi i romani per vedere e salutare l’illustre ospite tedesco.

Roma, i lampioni in piazza Navona e al Pincio (sotto), cartoline storiche

“La Domenica del Corriere”, settimanale italiano fondato a Milano, apparve per la prima volta nelle edicole l’8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato, si componeva di 12 pagine e veniva distribuito gratis agli acquirenti del Corriere, oppure  poteva essere acquistato al prezzo di 10 centesimi. Non fu mai concepito come periodico di informazione, ma piuttosto come un “settimanale degli italiani” sul quale venivano riportati, come su un calendario, i numerosi fatti, più e meno importanti della quotidianità. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate dalla mano di un giovane Achille Beltrame, al quale il Corriere affidò il compito, per oltre quarant’anni, di illustrare il fatto più interessante della settimana.

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