Tutti in piazza per la festa dei lampioni

Posted on Dic 2, 2015

Il Salento, estrema propaggine orientale d’Italia, è la patria dei trappeti a grotta, termine tradizionale col quale si indicano i numerosi frantoi ipogei, molti dei quali ancora presenti sul territorio, utilizzati anticamente per la produzione di olio d’oliva. Il prezioso liquido, prima dell’introduzione dell’elettricità, fungeva anche da ottimo combustibile per l’illuminazione, motivo per il quale veniva esportato in grandi quantitativi al di fuori dei confini regionali, verso aree nelle quali la coltivazione degli ulivi era, per motivi climatici, molto più ridotta o addirittura inesistente.

In Puglia, e nel Salento in particolare, sopravvive ancora oggi un legame molto forte con la luce tanto è vero che da queste parti si ripete ogni anno la magia di una festa che ha per protagonista il lampione. Cuore della manifestazione è la cittadina di Calimera dove, in occasione della ricorrenza di San Luigi il 21 giugno, luci di mille forme e colori si accendono lungo le strade, i vicoli e le piazze del centro storico.

Non a caso l’appuntamento è fissato per il giorno del solstizio d’estate quando il sole raggiunge il punto più settentrionale (più alto rispetto all’orizzonte) regalando il massimo numero possibile di ore di luce. Ed è proprio la luce la vera star della serata che, al sopraggiungere del buio, continua a illuminare il paese attraverso l’impiego di lanterne fatte rigorosamente a mano con materiali poveri, offrendo un’atmosfera unica e suggestiva che richiama ogni volta un pubblico sempre più folto.

La festa ha origini in tempi lontani quando era abitudine abbellire il paese con i “lampioni”, ovvero figure fantasiose che riprendevano la forma di stelle, navi, animali, torri o semplici figure geometriche, realizzati con carta velina, canne, fil di ferro, colla di farina. I bambini facevano a gara per realizzare il lampione più bello e dal tramonto si procedeva alla loro accensione mediante candele o lucerne.

Consapevole dell’originalità dell’evento la città di Calimera ha voluto non solo recuperare questa antica tradizione ma ha saputo anche valorizzarla egregiamente fino a farla diventare una delle più caratteristiche manifestazioni popolari del territorio. Certo oggi al posto delle candele si privilegiano le moderne e più pratiche lampadine, ma per il resto la magia della serata si è conservata tutta.

 

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