Una nuova battaglia sul ponte di Bassano

Posted on Mag 16, 2017

“Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano ed un bacin d’amore”. Il contesto è quello della prima guerra mondiale e il protagonista della canzone cara agli alpini è appunto il soldato che parte per il fronte. Oggi, in tempo di pace, lo storico ponte ligneo progettato da Andrea Palladio nel 1569 sta vivendo un altro momento drammatico.

Alla base della contesa è il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la ditta incaricata dei lavori di restauro che ritiene il progetto, redatto dall’Università di Padova, non sicuro, tale da esporre a rischio di crollo l’intera struttura. Nel mirino, in particolare, c’è la realizzazione di una passerella con travi metalliche da caricare proprio sulla struttura in legno esistente: una sorta di ponte nel ponte. La replica “dall’altra parte del Brenta” è affidata all’assessorato ai Lavori pubblici del Comune il quale sostiene che il progetto sia invece sicuro e che si possa procedere.

Il ponte intanto è stato privato delle storiche tegole di cotto che ricoprivano il tetto in legno, asportate per alleggerire il peso e fermare il cedimento. Il cantiere comporta anche la deviazione del fiume Brenta per consentire di rinforzare le fondamenta: un’azione da avviare prima possibile perché la stagione estiva è quella che fa registrare il livello più basso del fiume. Ma a due mesi dall’inizio dei lavori di ripristino e consolidamento, la ditta incaricata si è fermata e si rifiuta di andare avanti; il Tar ha accolto il suo ricorso e i lavori sono stati bloccati. E’ di qualche giorno fa la notizia che la decisione finale del tribunale amministrativo regionale è attesa per l’8 luglio prossimo.

Non resta che aspettare, auspicando che la sopravvivenza di un monumento storico così caratteristico per la città e per l’Italia non resti invischiata ancora una volta tra le maglie della giustizia amministrativa.

 

 

 

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