A partire dalla metà del Settecento l’illuminazione privata, posta principalmente sui portoni d’ingresso delle case, si trasforma in illuminazione stradale mediante l’utilizzo di lanterne alimentate ad olio o per mezzo di candele. Il controllo e la manutenzione di questi apparecchi, che iniziano a essere fissati anche alla sommità di semplici pali in legno o in ferro, passa dai singoli cittadini a figure specializzate, i cosiddetti “accenditori”. In questo modo si procede gradualmente ad illuminare tutte le città e davvero rilevante è il fatto che tale “servizio” non viene più offerto dai privati cittadini, a spese proprie, ma dalle stesse amministrazioni comunali. Tutto ciò si traduce nella nascita della prima forma di illuminazione davvero pubblica.
Il fenomeno interessa l’intero continente europeo, trovando nelle principali città – Parigi su tutte – il terreno fertile per il suo graduale sviluppo. La figura che emerge, e che sembra accomunare un po’ tutti i centri, è quella di un “ispettore” nominato dagli stessi comuni col compito di sovraintendere agli aspetti riguardanti l’illuminazione delle città.
In Germania, più precisamente nel grande centro portuale di Amburgo, a svolgere nella metà del XVIII secolo questo compito di responsabilità è un certo Cornelius von der Heyde con al proprio servizio 5 aiutanti e 32 accenditori che provvedono all’accensione di ben 400 lanterne. Gli operatori devono seguire un rigido protocollo riportato sulla “tabella dei lumi”, un documento giunto fino a noi sul quale veniva annotato un po’ di tutto: i tempi di accensione e spegnimento, le dimensioni delle candele o la quantità di olio da utilizzare e persino le sanzioni previste per i trasgressori, che si traducevano il più delle volte in riduzioni del salario.
Una sorta di vademecum in 15 punti che riportiamo qui integralmente.
Istruzioni per gli accenditori di lanterne di Amburgo
- Gli accenditori devono accendere le lanterne, iniziando esattamente al tocco della campana, ed osservando le indicazioni riportate nel calendario delle lanterne
- Per l’accensione deve essere aperto solo lo sportello piccolo, e nessun altro: subito dopo chiudere bene di nuovo questo sportello
- Una volta accese le lampade, l’accenditore deve passarvi davanti ed accertarsi, osservandole, del loro corretto funzionamento. Se qualcuna funziona male o si è spenta, rimetterla in funzione. Se si scopre che qualcuno non è al suo posto prima del tocco della campana, l’ispettore è autorizzato a trattenergli dalla paga mezzo tallero, ove tre quarti di questo vanno dati ai poveri
- L’accensione delle lanterne deve essere eseguita con la massima cautela, appoggiando la scala e avvicinandosi quindi al tubetto dello stoppino, ove lo stoppino non deve incassarsi e impedire una corretta combustione
- Gli accenditori sono tenuti a spegnere le lanterne nei giorni che seguono all’ultimo quarto fino alla luna piena
- Gli accenditori devono di persona accendere le lampade e per nessuna ragione affidare tale incarico a terze persone. Se esistono motivi validi per tale impedimento devono informare l’ispettore, il quale dovrà incaricare un altro a loro spese, in modo che nulla venga tralasciato
- Gli accenditori devono anche avere propri lumi, lanterne e scale, senza nulla mettere in conto alla comunità della città
- Se in qualcuno viene riscontrata trascuratezza nel lavoro, questi subisce ammende pecuniarie con detrazioni dalla paga come segue
- Se una lampada viene accesa una mezz’ora prima o dopo, e precisamente prima o dopo il tocco della campana, 3 scellini
- Se e dopo l’accensione della lampada viene trovato uno sportello aperto, 8 scellini
- Per una lampada che non è accesa, 6 scellini
- Allo stesso modo per una lampada non accesa dall’addetto ma da qualche altra persona, 6 scellini
- Per una lampada che viene trovata accesa nei giorni in cui devono rimanere spente, per un’ora oltre quella stabilita, 3 scellini
- Chi invece dimostra all’ispettore le ragioni che hanno impedito l’accensione delle lampade o una loro irregolare funzione non subirà ammenda pecuniaria
- Tutti sono infine tenuti a comportarsi responsabilmente in conformità al contratto prescritto, ove ciascuno deve essere trovato sobrio e corretto durante il lavoro, mentre all’ispettore è data facoltà di punire i trasgressori con la riduzione della paga. Ed ognuno deve attenersi a tale regolamento.
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