Luce e buio nella città contemporanea

Posted on Mar 29, 2022

Occupandoci di illuminazione, ci siamo spesso trovati a contrapporre la luce al buio. Oggi, anche grazie ai contributi di alcuni lighting designer che hanno scritto per Arredo & Città, possiamo affermare che nel progetto di una città, dove il giorno e la notte non siano più come in passato così radicalmente distinti, questi due elementi debbano piuttosto integrarsi https://www.arredoecitta.it/wp-content/uploads/2021/06/Neri_Fondazione-Neri_AC_Arredo-Citta%CC%80_2021-N.1_Nature-and-Artifice.pdf

Alcune installazioni luminose che hanno una connotazione esclusivamente artistica insistono su questa idea.  È il caso di Lucerna, inserita temporaneamente nel cortile principale del Monastero Purissima Concepció a Tortora, Spagna, in occasione del festival di architettura A Cel Obert 2021. Progettata da Bouzas. del Aguila, uno studio di architettura sperimentale con sede a Madrid consiste in una lampada monumentale che letteralmente trasforma, con la luce e il colore, l’edificio del XVII secolo. Un’altezza di oltre sei metri e una superficie di 55 mq, fanno dell’installazione un intenso contenitore di luce le cui colorazioni travalicano i confini del monastero, fino a raggiungere la strada.

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_02  Foto: ©Antonio Bouzas

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Foto: ©Antonio Bouzas

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_04 Foto: ©Antonio Bouzas

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_04. La scaletta sotto l’installazione
Foto: ©Antonio Bouzas

Il concept del progetto si basa sulla doppia interpretazione della parola lucerna – spiegano gli autori. Oggi il termine lucerna definisce quell’apertura che si trova nella parte superiore di un edificio e che serve a introdurre la luce naturale in un ambiente. In passato era usato anche dai romani per denominare quegli oggetti per lo più in terracotta che nel buio davano luce; in altre parole, le prime lampade della storia.

Il progetto esplora la possibile intersezione tra le due accezioni, offrendo una reinterpretazione in chiave contemporanea delle lampade classiche che illuminavano gli spazi sacri più iconici della storia, dalla Cattedrale di Reims alla Moschea di Santa Sofia.

In collaborazione con la lighting designer Ana Barbier, gli architetti hanno realizzato la monumentale lucerna con sei anelli di legno, rivestiti da una striscia di luce a led sui bordi interni. Pende dal cornicione del patio principale del monastero attraverso una struttura leggera composta da fili e tenditori, mentre una membrana ondulata in fibra di vetro traslucida copre gli anelli per guidare la luce naturale e artificiale a terra. Una piccola scala proprio sotto l’installazione porta i visitatori all’interno della lampada, permettendo loro di scoprire anche di giorno il cielo aperto incorniciato dall’installazione.

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_06 Foto: ©Antonio Bouzas

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_06. La luce invita ad entrare e a scoprire un edificio storico
Foto: ©Antonio Bouzas

Per ricollegarci alla premessa un’ installazione temporanea come quella qui descritta, che “gioca” con la luce artificiale rivelandone il potere di trasformare e arricchire la percezione di un luogo, non può non indurci a pensare che un’illuminazione confortevole non sia solo quella che, secondo una logica esclusivamente funzionale, riduce al massimo l’oscurità. La città notturna è uno spazio da vivere diversamente dal giorno, non solo perché cambiano le attività, ma soprattutto se si possono scoprire spazi nuovi, o che tali si mostrano grazie a inesplorati contrasti e alle ricercate sfumature di luce e ombra.

metalocus_manuel_bouzas-santiago_del-aguila_lucerna_09 Foto: ©Antonio Bouzas

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Foto: ©Antonio Bouzas

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