Una finestra sul medioevo: il Parco Archeominerario di San Silvestro

Posted on Ott 28, 2015

Situato in Toscana, alle spalle della località di Campiglia Marittima (LI), il Parco Archeominerario di San Silvestro si estende per un’area di 450 ettari. La particolarità consiste nel fatto che esso rappresenta la musealizzazione non di un sito archeologico o di un complesso minerario, ma di un intero territorio che si è modificato nel tempo e nello spazio partendo dall’epoca medievale per arrivare fino ai giorni nostri.

Il Parco è dedicato a Riccardo Francovich, archeologo medievista che con grande lungimiranza lo ha ideato sulle rovine di un complesso di miniere abbandonate, realizzandolo in oltre vent’anni di appassionata ricerca: il risultato è oggi uno straordinario percorso attraverso le trasformazioni dell’insediamento e l’evoluzione delle tecniche estrattive dei minerali.

Il visitatore è accolto nella Valle del Temperino dove, in un ex edificio minerario del primo ‘900, è allestito il Museo dell’Archeologia e dei Minerali. L’area espositiva è il preludio all’ingresso nella Miniera del Temperino, un corridoio sotterraneo di 360 metri di lunghezza costituito di rocce e minerali dei giacimenti metalliferi del Campigliese; numerose sono anche le presenze che testimoniano l’attività umana nel corso dei secoli.

Miniera del Temperino

Miniera del Temperino

Ritornati in superficie si sale verso l’area di Pozzo Earle, luogo nel quale i racconti dei minatori proiettati in un video – gli ultimi hanno lavorato qui fino al 1976 – e la vecchia mensa introducono alla Galleria Lanzi-Temperino: a bordo di un treno si ripercorre il tragitto dei minerali, dall’estrazione fino agli impianti di trattamento.

Il trenino all'ingresso della miniera

Il trenino all’ingresso della miniera

Galleria sotterranea

Galleria sotterranea

Percorsi trekking, immersi in un paesaggio di boschi e macchia mediterranea, permettono di raggiungere il cuore del Parco. In posizione elevata si staglia fiera e imponente Rocca San Silvestro, villaggio di minatori e fonditori di metallo sorto fra il X e XI sec. con lo scopo di sfruttare i ricchi giacimenti locali di rame e piombo argentifero. Un itinerario attraverso i resti abitativi e industriali racconta la vita quotidiana nel Medioevo, il rapporto dei residenti con il signore e i metodi antichi di lavorazione dei metalli. La visita si completa alla Rocca di Campiglia i cui resti millenari, sapientemente restaurati, dominano dall’alto la Val di Cornia.

Rocca di San Silvestro

Rocca di San Silvestro

 

Come arrivare:

il Parco è segnalato alle uscite San Vincenzo Sud e Venturina-Piombino della SS1 Variante Aurelia. L’ingresso si trova sulla strada provinciale SP20 nel tratto che collega San Vincenzo al borgo di Campiglia Marittima

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