Linee geometriche e gusto ornamentale: in due parole Art Déco. Il termine deriva da un’abbreviazione riferita alla Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi del 1925 – che lo consacrò anche col nome di “Stile 1925”. Dell’innovativo movimento artistico, fiorito nel primo dopoguerra, si celebra, proprio quest’anno, il primo centenario.
Riconducibili all’Art Déco sono alcune opere di proprietà della Fondazione Neri che fanno parte della collezione permanente visitabile presso la sede espositiva del MIG (Longiano, S.S. Emilia 1671). Esse consistono in ornati in fusione per porte e ringhiere e pali per l’illuminazione pubblica, cui si aggiungono materiali d’archivio: cataloghi illustrati e disegni di arredi, in alcuni casi firmati da artisti prestigiosi come Duilio Cambellotti.
Questo patrimonio prende vita nella galleria fotografica presentata qui di seguito che ha l’intento di restituire il più possibile, nel campo delle arti applicate, con particolare riferimento all’arredo urbano, il clima e le atmosfere di un periodo breve, ma affascinante.










